biostimolazione

Bio­stimolazione

La biostimolazione è una tecnica che fornisce alla pelle tutte quelle sostanze necessarie a prevenire o combattere l’invecchiamento cutaneo.

La biostimolazione è una tecnica che fornisce alla pelle tutte quelle sostanze necessarie a prevenire o combattere l’invecchiamento cutaneo. Il suo obiettivo è infatti riequilibrare i vari componenti del derma, stimolando la produzione di acido ialuronico endogeno e incrementando così sia l’idratazione cutanea sia il numero di fibre di sostegno quali acido ialuronico, collagene e elastina, con un chiaro miglioramento del turgore e dell'elasticità dei tessuti.

Il collagene e l'acido ialuronico sono componenti strutturali dei nostri tessuti. Gli ormoni femminili (estrogeni e progesterone) svolgono un ruolo essenziale per mantenere la pelle giovane e garantire il fisiologico processo di idratazione e tonicità tissutale. Dopo i 35 anni la produzione di questi ormoni rallenta e gli inestetismi causati dall'invecchiamento si accentuano: secchezza, perdita di tono, rilassamento dei tratti del viso.

Altri fattori che contribuiscono ad aggravare il processo di invecchiamento sono la predisposizione genetica, l'esposizione solare, le errate norme comportamentali quali il fumo e un’alimentazione povera di vitamine e antiossidanti.

La Biostimolazione è una valida metodica che si è dimostrata assai efficace nel contrastare la formazione di rughe, rilassamenti, irregolarità della superficie e del colorito della cute.

Gli ingredienti utilizzati nella Biostimolazione sono rappresentati da acido ialuronico a basso peso molecolare che induce i fibroblasti a produrre collagene di tipo III, ossia quello che nella pelle giovane è morbido e abbondante; alcuni aminoacidi, come la glicina, la prolina, la leucina, utili nell'attivare la formazione di nuovo collagene e la lisina che attiva la produzione di elastina.

L’acido ialuronico è spesso abbinato anche a polinucleotidi (frazioni del DNA), sostanze naturali usate per riparare i danni cellulari provocati dai radicali liberi ( radiazioni solari, inquinamento, fumo).

Con una siringa dotata di un ago di pochi millimetri, il medico infiltra un cocktail di sostanze su misura nel derma superficiale. Si pratica sul viso ma anche su zone delicate come collo e décolleté e sul dorso delle mani, sedi in cui più precocemente si evidenziano rilassamento cutaneo e segni del tempo. I microponfi sono piuttosto ravvicinati ma quasi indolori. Anche se evenienza rara, è possibile la presenza in alcuni punti di piccolissime ecchimosi di spontanea risoluzione in 24-48 ore.

La Biostimolazione è indicata per pelli abbastanza giovani e poco rugose, mentre è meno indicata in caso di pelli molto mature, con rughe e perdita di tono marcati. E’ controindicata inoltre nei casi in cui siano presenti infezioni o processi infiammatori acuti (come acne attiva o herpes) e nei casi di ipersensibilità soggettiva a determinate sostanze. Per ridurre il rischio di ematomi, nei quindici giorni che precedono e seguono il trattamento è bene evitare di assumere aspirina o farmaci anticoagulanti. E’ consigliabile inoltre applicare un solare a protezione molto alta (Spf 50+) fino a quando gli effetti collaterali si saranno normalizzati.

La Biostimolazione è indicata in tutte le stagioni ed è particolarmente consigliata nel periodo primaverile pre-estivo in quanto funge da “fotoprotezione attiva”. Le sostanze iniettate infatti contrastano i danni dell’esposizione solare proteggendo anche dall’infiammazione cellulare indotta dagli UV che, nel derma, stimola i melanociti a “fabbricare” un surplus di melanina, con conseguente comparsa di macchie solari.