lipocavitazione

Lipo­cavitazione

La lipocavitazione agisce in modo selettivo sui tessuti con un effetto a “cavitazione” che permette lo smaltimento del grasso nelle successive 24/48 ore.

La lipocavitazione è il trattamento non invasivo di cellulite e adiposità localizzate.Curare gli inestetismi delle cellulite, levigare la pelle, acquistare tonicità, perdere centimetri realmente misurabili dalle prime sedute e che non vedono di buon occhio la sala operatoria. 

Questo l’obiettivo di coloro che si sottopongono alla LIPOCAVITAZIONE ULTRASONICA, un trattamento non invasivo che sfrutta il principio degli ultrasuoni attraverso l’utilizzo di un manipolo che appoggiato direttamente sulla pelle e orientato in corrispondenza dei pannicoli tissutali, va a ridurre le cellule adipose, colpendo gli adipociti, eliminandoli e riducendoli in tempi brevi.

Questa nuova tecnologia agisce in modo selettivo sui tessuti con un effetto cosiddetto a “cavitazione” che permette lo smaltimento del grasso nelle successive 24/48 ore. Il fascio ultrasonico, a bassa frequenza, forma delle microbolle di gas che, implodendo sotto il carico della pressione esterna, sprigionano energia eliminando le cellule adipose tramite il sistema linfatico.

I risultati sono stabili del tempo e il trattamento è semplice, ben tollerato e compatibile con le diverse fasce di età.

La presenza contemporanea di cellulite (PEFS) ai primi stadi rientra nel quadro delle indicazioni terapeutiche, in quanto la presenza di adipociti rigonfi di trigliceridi e aggregati dall’edema dell’ambiente acquoso può agevolare e potenziare l’effetto della cavitazione.

L'effetto non è unico, ma triplo:
  • scioglie il grasso delle cellule adipose;
  • rassoda la pelle stimolando il collagene;
  • rompe i setti fibrosi, i noduli in profondità che causano i "buchetti".

Si può fare in ogni momento dell'anno e il trattamento è particolarmente indicato per cosce, glutei e culotte de cheval. Poiché il trattamento comporta una lipolisi, cioè una distruzione degli adipociti che devono poi essere smaltiti dall’organismo, la cavitazione non risulta indicata nei casi di: insufficienza epatica o renale, dislipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia), obesità, diabete, affezioni dell’orecchio medio o interno (nella misura in cui possa diventare insopportabile il ronzio percepibile durante il trattamento), portatori di protesi metalliche in prossimità della zona da trattare, portatori di pace maker, gravidanza.